Secondo Tatunca Nara Akakor sarebbe stata la capitale del terzo impero del Sud America, dopo quello azteco e quello incaico; da Akakor avrebbero tratto origine nientemeno che le civiltà di Tiahuanaco e quella Inca.
Continuando la storia fino ai giorni nostri, si viene a conoscenza di una spedizione segreta composta da 2000 militari delle SS e da appartenenti al servizio di sicurezza SD, spedizione che sarebbe durata dal 1942 al 1945, allo scopo di costituire un distaccamento segreto dell'esercito nazista. In questo periodo i militari si sarebbero stabiliti nell'Amazzonia brasiliana e appunto nella città di Akakor.
All'inizio Brugger non credette al racconto dell'indio, poi pian piano cambiò idea.
Così nel settembre del 1972 Brugger, Tatunca Nara e un fotografo brasiliano partirono per una spedizione alla volta di Akakor.
Il programma era quello percorrere prima il Rio Purus con un battello, e poi dirigersi con una canoa a motore verso le sorgenti del Rio Yaco, al confine tra Brasile e Perù, tra il Dipartimento brasiliano di Acre e la Madre de Dios peruviana. Infine avrebbero marciato nella foresta in direzione delle Ande per poter raggiungere la città perduta di Akakor, che quindi si troverebbe in Perù, nel Dipartimento Madre de Dios.
Purtroppo il 13 ottobre del 1972 la canoa si rovesciò, causando la perdita di gran parte del materiale. Brugger e il fotografo tornarono indietro, mentre l'indio proseguì da solo, a raggiungere il suo popolo che lo aspettava ad Akakor.
Nel 1976 Brugger pubblicò il suo libro “Cronaca di Akakor”. Fu poi ucciso a Rio de Janeiro nel 1984.
E così finisce l’incredibile (in effetti assai poco credibile) storia di Akakor.
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