Bazar - dal persiano bāzār, “mercato”. s.m inv: 1) mercato tipico dell’Oriente islamico e dell’Africa settentrionale. 2) (est) Emporio di merci d’ogni genere. 3) (fig) Luogo in cui regna un grande disordine.
Bizzarro - etimologia incerta; da bizza? agg 1) che non segue i comportamenti considerati comuni e abituali; sinonimo: originale, stravagante. 2) focoso, che si imbizzarrisce facilmente. 3) (raro, lett): vivace
"noi qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta." "Come fai a sapere che io sono matta?" disse Alice. "Per forza che lo sei," disse il Gatto, "altrimenti non saresti venuta qui."
Lewis Carroll, "Alice nel paese delle Meraviglie", 1865
"Perché certi tesori esistono soltanto per chi batte per primo una strada nuova."
Gianni Rodari, "La strada che non andava in nessun posto", in "Favole al telefono", 1962
"[…] è noto ormai che tutto quanto ci circonda - oltre a noi medesimi - è argomento di incessante meraviglia, per poco che il pensiero si indugi a considerare. Una foglia osservata dappresso si dimostra il più stupefacente dei prodigi, ma ognuno vede che usando questo metro dovrebbero figurare nel presente volume tutte le cose conosciute e non conosciute."
Van Vert, "Dizionario delle meraviglie", 1950
Il nome "Bazar del bizzarro" trae ispirazione dal titolo di un racconto dello scrittore di fantascienza Fritz Leiber ("Bazaar of Bizarre", 1963).Le intenzioni dello scrivente sono molto più modeste, anche perché l'universo è troppo ingombrante per essere portato via e messo da qualche parte.
Non si può non citare le proverbiali “mosche bianche”, degne di nota proprio perché sono poche rispetto alla maggioranza costituita dalle mosche nere. Se le mosche normali fossero bianche, le mosche nere diventerebbero automaticamente interessanti.
Fin da bambini siamo attratti da ciò che si differenzia dal resto, per forma, colore o per qualunque altra caratteristica. Ma se leggiamo anche i più seri libri di scienza possiamo vedere come l'uomo
È così che progrediscono le scienze naturali, la fisica, la filosofia, la psicologia e tutto il resto.
Per fortuna l'universo è grande, e non c'è pericolo che le eccezioni finiscano...
Naturalmente l'eccentricità e la bizzarria non devono essere fini a se stesse. Dell'insolito c'è sempre fame, come ben sanno la Tv, i giornali e Internet. Così, per magnetizzare il pubblico vengono inserite tonnellate di contenuti che dovrebbero essere “bizzarri, interessanti e divertenti”, ma che spesso fanno parte della facile cultura del “trash” (ovvero spazzatura), termine molto in voga oggi nell'industria dell'intrattenimento, nel mondo dell'arte e della cultura.
La raccolta differenziata delle sciocchezze è una risorsa praticamente inesauribile se non si hanno grandi idee per le mani.
A volte può essere divertente e interessante frugare nella “spazzatura” mondiale, ma non bisogna esagerare. A volte si trovano diamanti, a volte soltanto rifiuti e cascami.
Quello di cui abbiamo bisogno è invece un bizzarro sano, un bizzarro che possa ampliare i nostri orizzonti e ridefinire il nostro modo di vedere le cose.
Una cultura alternativa e bizzarra reca con sé numerosi vantaggi: diverte la nostra mente bambina e giocosa, accende il nostro interesse e i nostri neuroni, ciò che si impara viene ricordato meglio e non annoia.
Le nostre escursioni nel bizzarro potrebbero anche farci scoprire che qualunque cosa, vista da una certa angolazione, può diventare eccezionale e unica nel suo genere. Viceversa, anche la cosa più assurda ed improbabile può diventare "normale", se la osserviamo nel modo giusto.
I nostri maestri devono essere i bambini, i folli, i semplici, i giullari. Le nostre guide devono essere quelli che hanno canali aperti a visioni alternative della realtà, quelli che osservano i particolari che agli altri sfuggono, quelli che non danno niente per scontato, quelli che non hanno paura di vedere il re nudo, quelli che – insieme al professor Keating dell'”Attimo fuggente” – salgono sul tavolo per rompere gli schemi e per vedere la realtà da un punto di vista diverso.
Per questo nel presente sito possono comparire anche argomenti non necessariamente e assolutamente "bizzarri". L'unico vero criterio di selezione è che devono costituire un cibo sapido e nutriente per la mente, per l'immaginazione e per lo spirito.
L'importante è che cerchiamo di seguire i sentieri meno battuti, per andare al di là dei luoghi comuni e di ogni tipo di dogmatismo.
Ma la verità, come ben sappiamo, è una merce preziosa, ed è sempre più difficile scovarla in mezzo al sovraccarico e al rumore informativo che caratterizza la nostra civiltà.
Il Bazar del Bizzarro, nel suo piccolo, spera di poter dare il suo contributo per aiutare la gente a navigare in questo mare magnum, fornendo non “LA Verità” ma piuttosto cercando, negli specifici argomenti, di fornire gli elementi, gli spunti, i dati per quanto possibile grezzi e non inquinati sulla cui base ognuno poi dovrà per conto suo ricamare la sua piccola ma personale verità.
Dai cercatori d'oro e dagli alchimisti dobbiamo imparare la pazienza, l'umiltà, la tenacia, lo spirito di osservazione, senza temere il ridicolo né il fallimento.
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